Rolando Scatarzi
pittura & arte digitale
...hanno scritto di lui
“Delineata nel suo processo formale evolutivo fatto di forme in trasformazione, ma già giunte ad essere diverse da se stesse, la pittura di Rolando Scatarzi è costruita sugli effetti luminosi. Un procedimento che coinvolge il modo di percepire con gli occhi lo spazio attorno, nello stesso tempo porgendolo allo spettatore che si rende così soggetto attivo. Un colore luminoso, trasparenze che si arricchiscono di sovrapposizioni, equilibri che si rompono e si ricompongono, elementi in evoluzione, recano le tracce di una continua emozione che scaturisce dallo studio dell’essenza stessa del circostante.”
Federico Napoli
“Sulle tele prendono corpo dissolvenze informali dalle rifrangenti e cinetiche luminosità cromatiche: la luce intride il colore, esaltato nelle sue trasparenze cangianti che suggeriscono il mondo contingente, evocando le forme in un gioco metamorfico-allusivo tra realtà e finzione, natura ed artificio dal filtro mediatico.
Il dinamismo astraente è il cardine di un codice che inscena originali ideazioni per ricerca di effetti opalescenti secondo una modalità esecutiva che oltrepassa il riconoscibile figurativo verso trasformismi ottici dell’essenza visiva.”
Silvia Ranzi
"E’ un mondo di luce l’essenza della pittura di Rolando Scatarzi: una luce che costruisce le immagini con netti passaggi cromatici e allusive trasparenze, tra le quali affiorano talvolta frammenti del soggetto ispirativo iniziale. E’ una luce che gioca con le forme ricostruendole diverse, come viste attraverso un ostacolo opaco che le altera e che, anzi, le fa diventare quasi il riflesso di se stesse, allontanando così l’autore dal soggetto iniziale. In tal modo, della realtà circostante viene offerta una sorta di distorsione, non drammatica, ma sufficiente ad eludere la verosimiglianza. Perché quella di Scatarzi non è una pittura riproduttiva la realtà, ma una vera e propria nuova struttura, nella quale importante non è il fine rappresentativo, ma il modo espressivo di raggiungerlo."
Federico Napoli